Cosa sono i microelementi nel terreno
Stefano Di Pietro • 2 febbraio 2021
I microelementi, soprattutto minerali, sono sostanze essenziali per la vita delle piante e, come ogni buon coltivatore sa, possono esaurirsi nel tempo e rendere meno rigogliose le coltivazioni. Oltre al fatto che la presenza di sostanze non può essere data per scontata, è importante ricordare che il terreno è non la semplice somma degli elementi presenti, ma ospita trasformazioni e microrganismi che rendono possibile la vita grazie alle loro attività e, soprattutto, deve rispondere anche delle conseguenze di un pH specifico.
Per questo si deve tenere sotto controllo la composizione stessa del terreno e aggiungere, a seconda della coltivazione, concimi appositamente preparati da professionisti.
Le caratteristiche di un ottimo terriccio
Determinare quali minerali e sostanze aggiungere al terreno è semplice poiché le piante manifestano, con segni facilmente distinguibili, le carenze di cui soffrono. Un appassimento o ingiallimento improvviso delle foglie può essere causato, per esempio, dalla mancanza di ferro e rame nel terreno, mentre una crescita lenta e difficoltosa può essere sinonimo della mancanza di azoto, fosforo e potassio, i 3 elementi fondamentali per le piante.
Come però precedentemente accennato, è essenziale prestare attenzione al pH in quanto terreni a composizione troppo acida potrebbero rendere impossibile l’assimilazione delle sostanze presenti. Ad esempio, il calcio tende a legarsi al fosforo diventando inaccessibile.
Una buona soluzione è quella di preparare o acquistare terriccio presso rivenditori specializzati, perfetti per creare un suolo idoneo alla crescita e completo di tutti gli elementi necessari. I terricci sono comunemente composti da:
- la torba, presente al 25-30%, compone il principale strato favorendo la permeabilità del terreno, l’aerazione e assicura una corretta termoregolazione;
- l’argilla, presente tra il 15-20%, serve a rendere più compatto il terreno e per trattenere l’acqua;
- la sabbia, spesso usata nel giardinaggio per drenare l’umidità dal terreno che potrebbe danneggiare alcune coltivazioni;
- l’humus, la parte attiva del terreno, dove le reazioni tra parti organiche e minerali creano i composti necessari alle piante.
Quali sono i principali microelementi utili al terreno
Gli elementi essenziali per la crescita delle piante sono azoto, potassio e fosforo: in alcuni casi è possibile ottenere una ricarica del terreno in modo naturale con metodi come la rotazione delle coltivazioni, mentre in altri casi potrebbe essere necessario usare concimi specifici.
Altre sostanze comunemente utili a coltivazioni specifiche sono calcio, cloro, ferro, manganese, rame, zinco, magnesio, silicio e boro. Si tratta, tuttavia, di elementi che raramente devono essere aggiunti perché già presenti nel terreno o comunque necessari in piccole quantità. A seconda delle piante alcuni elementi potrebbero essere più importanti di altri: il vostro fornitore di fiducia avrà già pronte confezioni di concimi minerali specifiche e pronte all’uso.

Concimazione per Stimolare l'Autodifesa delle Piante: Un Approccio Innovativo per Colture Resilienti
Nel panorama agricolo e del giardinaggio moderno, l'attenzione si sta sempre più spostando verso pratiche che non solo nutrono le piante, ma le rendono intrinsecamente più forti e capaci di difendersi da sole. È il concetto di autodifesa delle piante , un meccanismo naturale che, se opportunamente stimolato, può ridurre la dipendenza da trattamenti esterni e promuovere colture più sane e robuste. La concimazione, in questo contesto, assume un ruolo cruciale, andando oltre il semplice apporto nutritivo. Come la Nutrizione Influisce sull'Autodifesa Le piante, proprio come gli esseri viventi, hanno un "sistema immunitario" interno. Quando sono ben nutrite e in salute, sono naturalmente più resistenti agli attacchi di patogeni (funghi, batteri, virus) e ai parassiti, oltre a tollerare meglio gli stress abiotici come siccità, sbalzi di temperatura o salinità eccessiva del terreno. La chiave sta nel fornire non solo i macroelementi essenziali (Azoto, Fosforo, Potassio), ma anche microelementi e composti bioattivi che agiscono come veri e propri "induttori di resistenza" o "biostimolanti". Questi non combattono direttamente il problema, ma attivano le vie metaboliche della pianta, stimolando la produzione di sostanze protettive come fitoalessine, enzimi antiossidanti e rendendo le pareti cellulari più robuste. I Ruoli Chiave dei Nutrienti e dei Biostimolanti Fosfiti: Composti a base di fosforo e potassio (o altri elementi come calcio, magnesio, rame, zinco) che hanno dimostrato di non essere solo nutrienti, ma anche capaci di attivare le difese naturali della pianta contro funghi e batteri. Migliorano la resistenza dei tessuti e il sistema di circolazione linfatica. Tecnobell, ad esempio, propone la linea Phos , con prodotti come Phos K , Phos Ca , Phos Mg , Phos Cu e Phos Zn , specificamente formulati come induttori di resistenza che fortificano la pianta e prevengono carenze. Aminoacidi e Peptidi: Questi composti organici sono fondamentali per la sintesi proteica e numerosi processi metabolici. Forniscono energia e blocchi costruttivi che aiutano la pianta a riprendersi dallo stress e a rafforzare le proprie difese. Prodotti come Assimila e Carbion 8 di Tecnobell , a base di aminoacidi a rapido assorbimento, aiutano le piante in condizioni climatiche avverse (caldo intenso, gelate) e a proteggersi da stress. Estratti di Alghe: Ricchi di ormoni vegetali naturali (auxine, citochinine, gibberelline), vitamine, polisaccaridi e altri composti bioattivi, gli estratti di alghe (come Ascophyllum nodosum, Laminaria, Fucus) sono potenti biostimolanti. Migliorano l'assorbimento dei nutrienti, la crescita radicale e rafforzano la resistenza generale della pianta. Algael di Tecnobell ne è un esempio, formulato con diversi tipi di alghe per questi scopi. Rame e Zinco: Questi microelementi, sebbene essenziali in piccole quantità, sono noti per il loro ruolo nel rafforzamento delle pareti cellulari e nell'attivazione di enzimi coinvolti nelle risposte di difesa. Un prodotto come Biokoper di Tecnobell , a base di rame complessato con aminoacidi e peptidi, agisce come attivatore naturale dei meccanismi di difesa endogeni. Silicio: Sebbene non sia considerato un nutriente essenziale per tutte le piante, il silicio può essere accumulato nelle pareti cellulari, formando una barriera fisica contro gli attacchi di patogeni e insetti, e stimolando le difese interne. Strategie di Concimazione per l'Autodifesa Per stimolare efficacemente l'autodifesa delle piante, è consigliabile adottare un approccio integrato: Nutrizione di Base Equilibrata: Assicurare sempre una concimazione di fondo che soddisfi le esigenze nutrizionali di base della pianta. Una pianta ben nutrita è già di per sé più forte. Interventi Preventivi con Biostimolanti e Induttori di Resistenza: Applicare prodotti specifici nelle fasi cruciali dello sviluppo della pianta o in previsione di condizioni di stress. Questi prodotti non sono pesticidi, ma "allenano" la pianta a reagire meglio. Prodotti come Shield e Shield Bio di Tecnobell sono stati sviluppati proprio per questo scopo, stimolando la produzione di fitoalessine e rendendo le piante più resistenti. Concimazione Fogliari: Spesso, l'applicazione fogliare di biostimolanti e microelementi è il modo più rapido ed efficiente per far sì che la pianta assorba queste sostanze e attivi le sue difese. Integrare la concimazione per l'autodifesa nella propria gestione colturale significa investire nella salute a lungo termine delle piante, riducendo la necessità di interventi correttivi e promuovendo un ambiente più sano e sostenibile. Aziende come Tecnobell sono all'avanguardia in questa filosofia, offrendo soluzioni innovative per supportare la resilienza naturale delle colture. Per maggiori dettagli sui prodotti e le strategie di concimazione per l'autodifesa delle piante, navigate il sito di Tecnobell.

La shelf-life, ovvero il periodo di conservazione dopo la raccolta , è un fattore fondamentale per la qualità e il valore commerciale di frutta, verdura e fiori. Fortunatamente, esistono diverse strategie che, applicate già durante la coltivazione, possono aumentare significativamente la shelf-life dei vostri prodotti, riducendo le perdite e garantendo un raccolto fresco e appetibile per un periodo più lungo.

L'adozione di pratiche di concimazione mirata e l'utilizzo di prodotti di precisione non solo portano benefici ambientali, ma anche vantaggi economici per chi lavora la terra La riduzione degli input di fertilizzanti non solo preserva la salute del suolo e dell'ecosistema circostante, ma aiuta anche a contenere i costi di produzione.

Integrare i prodotti biologici e di origine vegetale nella vita quotidiana è più accessibile che mai. I mercati a chilometro zero, i negozi specializzati e persino i supermercati tradizionali offrono una vasta gamma di opzioni che consentono a chiunque di abbracciare uno stile di vita più sano e sostenibile.